Sorgente: Hardware Upgrade
Il primo annuncio alla GPU Technology Conference è indirizzato agli sviluppatori e alla realtà virtuale.
di Rosario Grasso pubblicata il 08 Maggio 2017, alle 18:32 nel canale SCHEDE VIDEO
NVIDIA
Ogni anno a San Jose, la capitale della Silicon Valley, NVIDIA tiene la GPU Technology Conference, un importante evento dedicato principalmente al mondo delle aziende che si focalizza sulle varie modalità con le quali si può sfruttare la capacità di calcolo delle GPU moderne in ambito enterprise. Primariamente la GTC 2017 si concentrerà su intelligenza artificiale, auto a guida autonoma e realtà virtuale.
La GPU Technology Conference 2017 si concentrerà su intelligenza artificiale, auto a guida autonoma e realtà virtuale
Quest'ultima riceverà molte attenzioni qui a San Jose, con tanti panel specifici. NVIDIA mostrerà come sta continuando lo sviluppo del software development kit VRWorks, che fornisce agli sviluppatori gli strumenti per creare ambienti in realtà virtuale credibili. Il primo annuncio della GTC 2017 quindi è proprio VRWorks Audio, che gestisce il tracciamento in tempo reale dell'audio all'interno degli ambienti virtuali. Già compatibile con Unreal Engine 4, VRWorks Audio arriva insieme a VRWorks 360 Video, che invece viene in soccorso degli sviluppatori nella difficoltosa gestione dello stitching video in tempo reale.L'audio VR tradizionale, spiegano i tecnici di NVIDIA, si limita a fornire la posizione 3D accurata della sorgente sonora. Tuttavia, nel mondo reale, il suono riflette elementi che vanno al di là della sua posizione d'origine: è il risultato di una funzione che riguarda anche le dimensioni degli ambienti e le proprietà materiali dell'ambiente fisico.
NVIDIA VRWorks Audio aiuterà gli sviluppatori a elaborare i fenomeni di propagazione del suono, come la riflessione, la rifrazione e la diffrazione. La sfida non è soltanto software, perché stiamo parlando di una mole di calcoli non indifferente. Ed è qui che entra in gioco la potenza delle più recenti GPU: tutti i calcoli legati al suono verranno infatti affidati alla scheda video.
NVIDIA sfrutterà la tecnologia di ray-tracing proprietaria OptiX, la quale è in grado di tracciare il percorso del suono in tempo reale. Questo consente di restituire audio fisicamente preciso tenendo in considerazione le dimensioni, la forma e le proprietà dell'ambiente virtuale. NVIDIA la definisce come l'unica soluzione accelerata in hardware capace di ricreare il percorso dell'audio senza fare ricorso ad espedienti "pre-baked" e capace di restituire una rappresentazione fedele e realistica dell'ambiente acustico. Il rilascio consiste in una serie di C-API da inserire nell'engine o nell'applicazione e nell'integrazione in Unreal Engine 4 adesso disponibile su GitHub.
Alla GTC 2017 NVIDIA ha anche rilasciato la prima beta pubblica di VRWorks 360 Video, un sistema che gestisce la cattura di flussi di immagini a 360° e in 4K, così come lo stitching e lo streaming. Usando due GPU Quadro P6000 e la Z CAM V1 PRO VR che vedete in foto, il nuovo SDK può fondere insieme le immagini provenienti da 8 videocamere 4K, il tutto in stereo.
Altre informazioni si trovano sul sito NVIDIA dedicato agli sviluppatori e sul blog ufficiale.
Debuttano sul mercato i processori AMD Ryzen 5, con versioni dotate di architettura a 6 e 4 core. Abbiamo messo a confronto queste proposte, assieme a quelle Ryzen 7 con architettura a 8 core, con le alternative offerte sul mercato da Intel per valutare quale sia il miglior processore per l'utente appassionato da utilizzare nel proprio PC desktop.
E' trascorso poco più di un mese dal debutto ufficiale dei primi processori AMD della famiglia Ryzen; parliamo dei modelli Ryzen 7 1800X, Ryzen 7 1700X e Ryzen 7 1700, tutti caratterizzati da architettura a 8 core con tecnologia SMT (Simultaneous Multi Threading) che permette di elaborare sino a 16 threads in parallelo. Questi modelli sono stati messi a diretto confronto, per costo e caratteristiche tecniche, con i processori Intel Core i7 basati su architettura Broadwell-E e caratterizzati da un quantitativo di core integrati che varia da 6 a 10 a seconda delle versioni.
Alla metà del mese di marzo AMD ha annunciato la disponibilità, a partire dall'11 aprile, di nuove versioni di processore appartenenti alla famiglia Ryzen 5, con modelli caratterizzati da 6 oppure 4 core sempre tutti abbinati a tecnologia SMT. Cambiano le specifiche tecniche quanto a frequenze di clock e numero di core, ma rimane invariata l'architettura alla base oltre ovviamente al tipo di schede madri che sono abbinate ai processori. Nella tabella seguente abbiamo riassunto le caratteristiche tecniche delle CPU Ryzen 5 a confronto con quelle Ryzen 7.
CPU |
Core | Threads | Clock | Turbo max | L3 | TDP | Prezzo |
AMD Ryzen 7 1800X |
8 | 16 | 3,6GHz | 4GHz | 16M | 95W | $499 |
AMD Ryzen 7 1700X | 8 | 16 | 3,4GHz | 3,8GHz | 16M | 95W | $399 |
AMD Ryzen 7 1700 |
8 | 16 | 3GHz | 3,7GHz | 16M | 65W | $329 |
AMD Ryzen 5 1600X | 6 | 12 | 3,6GHz | 4GHz | 16M | 95W | $249 |
AMD Ryzen 5 1600 | 6 | 12 | 3,2GHz | 3,6GHz | 16M | 65W | $219 |
AMD Ryzen 5 1500X | 4 | 8 | 3,5GHz | 3,7GHz | 16M | 65W | $189 |
AMD Ryzen 5 1400 | 4 | 8 | 3,2GHz | 3,4GHz | 8M | 65W | $169 |
Possiamo immediatamente evidenziare alcune similitudini tra i processori Ryzen 7 e quelli Ryzen 5, a partire dai livelli di TDP: alcune versioni sono caratterizzate da un dato di 95 Watt, mentre per altre tale valore scende a 65 Watt. Le soluzioni Ryzen 5 in particolare sono tutte con TDP di 65 Watt, tranne il modello Ryzen 5 1600X che è proposta top di gamma. Quest'ultima CPU è molto interessante se confrontata con il modello Ryzen 7 1800X: le frequenze di clock sono identiche mentre per la CPU Ryzen 7 1800X il numero di core è superiore del 33% (passiamo da 6 a 8), con un listino ufficiale che è pari alla metà per il modello Ryzen 5 1600X.
Come si posizionano i processori AMD Ryzen 7 e Ryzen 5 nel confronto con le proposte concorrenti di Intel? Sono due le famiglie di prodotti che quest'ultima propone sul mercato e che vanno a diretta contrapposizione con le novità di AMD. La prima è quella Broadwell-E, abbinata a schede madri socket LGA 2011 e dotata di controller memoria quad channel; la seconda è quella Kaby Lake, con schede madri socket LGA 1151 e controller memoria dual channel. Le proposte Broadwell-E vantano architetture da 6 sino a 10 core, mentre le soluzioni Kaby Lake offrono 4 core che scendono a 2 nei modelli Core i3.
I prezzi ufficiali in dollari delle soluzioni Ryzen 7 e Ryzen 5, riportati nella tabella seguente, permettono di identificare alcune precise sovrapposizioni con modelli concorrenti di Intel in termini di costo d'acquisto.
Core | Thread | Clock |
CPU AMD |
Prezzo |
CPU Intel |
Core | Thread | Clock |
$1.723 | Intel Core i7-6950X | 10 | 20 | 3GHz | ||||
$1.089 | Intel Core i7-6900K | 8 | 16 | 3,2GHz | ||||
$617 | Intel Core i7-6850K | 6 | 12 | 3,6GHz | ||||
8 | 16 | 3,6GHz |
AMD Ryzen 7 1800X |
$499 | ||||
$434 | Intel Core i7-6800K | 6 | 12 | 3,4GHz | ||||
8 | 16 | 3,4GHz | AMD Ryzen 7 1700X | $399 | ||||
$339 | Intel Core i7-7700K | 4 | 8 | 4,2GHz | ||||
8 | 16 | 3GHz |
AMD Ryzen 7 1700 |
$329 | ||||
6 | 12 | 3,6GHz | AMD Ryzen 5 1600X | $249 | ||||
$242 | Intel Core i5-7600K | 4 | 4 | 3,8GHz | ||||
6 | 12 | 3,2GHz | AMD Ryzen 5 1600 | $219 | ||||
$213 | Intel Core i5-7600 | 4 | 4 | 3,5GHz | ||||
$192 | Intel Core i5-7500 | 4 | 4 | 3,4GHz | ||||
4 | 8 | 3,5GHz | AMD Ryzen 5 1500X | $189 | ||||
4 | 8 | 3,2GHz | AMD Ryzen 5 1400 | $169 | ||||
$168 | Intel Core i3-7350K | 2 | 4 | 4,2GHz |
Vediamo ora in dettaglio come i processori Ryzen 7 e Ryzen 5 si vadano a confrontare con le proposte Intel:
Abbiamo avuto modo, con questo articolo, di analizzare le caratteristiche tecniche delle soluzioni Ryzen oltre che pubblicare una prima analisi prestazionale della CPU Ryzen 7 1800X. In queste pagine andremo a mettere a confronto le 3 versioni di CPU Ryzen 7, assieme ai modelli Ryzen 5 1600X e Ryzen 5 1500X, con le proposte concorrenti Intel delle famiglie Core i3, Core i5 e Core i7.
Sorgente: Mass Effect Andromeda: annunciata la data di rilascio | Hardware Upgrade
BioWare ha annunciato che l'action/RPG ad ambientazione fantascientifica Mass Effect Andromeda uscirà il 21 marzo per quanto riguarda il Nord America e il 23 marzo in Europa. "Mass Effect Andromeda è il più ambizioso titolo della serie di sempre", ha scritto Aaryn Flynn, General Manager di BioWare. "Racconteremo storie completamente nuove con personaggi mai visti, nuovi pianeti e nuove specie, e introdurremo nuovi schemi di gioco".
"Per la prima volta Mass Effect girerà su Frostbite Engine, un motore grafico incredibile che permetterà ad Andromeda di avere una grafica sensibilmente migliore rispetto ai precedenti capitoli. Per permettere che questo si concretizzi, ci stiamo prendendo tutto il tempo necessario per assicurarci di offrire la migliore esperienza possibile".
Flynn aggiunge che durante le vacanze natalizie gli sviluppatori di BioWare hanno portato a casa la cosiddetta “holiday build”. Questa è in realtà una tradizione di vecchia data per la software house canadese, visto che risale al primo Mass Effect. Gli sviluppatori hanno quindi potuto provare in profondità il nuovo capitolo della serie sui sistemi di gioco da loro preferiti, PC o console che siano.
"Al ritorno dalle vacanze, abbiamo ricevuto ottimi feedback", continua Flynn. "Ricevere l'endorsement da membri chiave del nostro studio, alcuni dei quali hanno avuto ruoli determinanti nello sviluppo dei precedenti Mass Effect, per noi è cruciale".
"Ma per noi è ancora più importante registrare la passione della community degli appassionati, che è diventata sempre più grande negli ultimi due mesi, ovvero nel momento in cui abbiamo iniziato a condividere più informazioni sul gioco. La passione che avete per il franchise continua a guidarci. E adesso ci separano pochi mesi dalla consegna di un nuovo Mass Effect ad anni di distanza dall'ultimo, e sarà più ricco, profondo e pronto per l'esplorazione. Siamo ansiosi di vedere quanto lontano sarà possibile andare con il franchise, e speriamo che penserete che sia valso la pena aspettare così tanto".
Le vicende di Mass Effect Andromeda si ambientano 600 anni dopo rispetto a quanto raccontato nei primi tre giochi della serie Mass Effect, esattamente nella galassia di Andromeda. La nuova storia non terrà conto dei criticati eventi vissuti dai giocatori in Mass Effect 3. I giocatori potranno, inoltre, scegliere se impersonare un personaggio di sesso maschile o femminile, in entrambi i casi figlio dell'agente speciale della N7 Alec Ryder. Il personaggio interpretato dal giocatore, nei panni di un Pioniere, avrà il compito di trovare dei pianeti colonizzabili dall'essere umano e potrà esplorare la galassia grazie alla nave spaziale Tempest.
Sorgente: Nuovi notebook MSI: processori Core di settima generazione e GPU NVIDIA
Al CES di Las Vegas NVIDIA ha annunciato le nuove schede video per notebook GeForce GTX 1050ti e GeForce GTX 1050, modelli che riprendono le stesse specifiche tecniche delle controparti desktop assicurando prestazioni velocistiche elevate alla risoluzione Full HD senza per questo richiedere un esborso economico proibitivo agli utenti.
L'azienda taiwanese ha dichiarato per i propri nuovi notebook basati su GPU GeForce GTX 1050Ti prestazioni velocistiche con giochi 3D che sono allineate a quanto ottenibile con i chip GeForce GTX 970M, di precedente generazione ma dal posizionamento di prezzo ben superiore. Nel video seguente proponiamo una panoramica di alcune delle nuove soluzioni di MSI, evidenziando alcune delle caratteristiche tecniche peculiari di questi prodotti pensate per le necessità dei videogiocatori.
Il nuovo top di gamma dell'azienda di Taiwan potrebbe arrivare sul mercato con il nuovo processore di Qualcomm ma soprattutto ben 8GB di RAM. Tra le indiscrezioni si vocifera anche una doppia fotocamera al posteriore.
Sorgente: HTC 11 in arrivo con Snapdragon 835 e 8GB di RAM | Hardware Upgrade
HTC non naviga certamente in buone acque e la possibilità che l'intera sezione mobile possa passare in mano ad altre aziende è stata già delineata con forza per riuscire a salvare il salvabile. Le indiscrezioni però non sembrano placare la voglia di progettare e realizzare nuovi smartphone e il futuro HTC 11 potrebbe arrivare sul mercato addirittura durante il prossimo Mobile World Congress di Barcellona a fine febbraio.
Proprio sul nuovo top di gamma dell'azienda di Taiwan sono giunte alcune indiscrezioni importanti che specificano le caratteristiche tecniche di un HTC 11 che si preannuncia davvero potente. Sì perché secondo alcune fonti provenienti dal famoso Social Network Weibo, il nuovo top di gamma potrebbe possedere un display da 5.5 pollici dalla risoluzione Quad HD che non dovrebbe differenziarsi troppo da quello già presente sull'HTC 10.
Molto interessante notare la sempre più probabile presenza del nuovo processore di Qualcomm Snapdragon 835 ad otto core affiancato dalla GPU Adreno 540 che potrà mostrare tutta la sua potenza grazie alla presenza di ben 8GB di RAM e 256GB di memoria interna. Sì HTC sembra voler puntare molto sulla potenza per il suo nuovo top di gamma e il comparto tecnico delineato in queste indiscrezioni sembra portare sul tavolo uno smartphone senza precedenti.
Oltre a tutto questo, sempre secondo gli ultimi rumors, il futuro HTC 11 si caratterizzerà anche per la presenza al posteriore di una doppia fotocamera, con sensori da 12 Megapixel con possibili nuove funzionalità pronte a concorrere con gli altri smartphone di prima fascia. Per quanto riguarda invece la fotocamera anteriore questa dovrebbe essere da 8 Megapixel con possibilità chiaramente di registrare video.
Le altre specifiche tecniche sono quelle che riguardano la batteria che dovrebbe essere da 3700 mAh ma con la presenza della tecnologia Quick Charge 4.0 e dunque con uno smartphone in grado di ricaricarsi in pochi minuti per permettere autonomie di ore. Sulla batteria, inoltre, agirà anche la funzionalità di Doze presente ormai da tempo con Android e che in HTC ottimizzeranno con la loro interfaccia grafica Sense 8 personalizzata sulla base del nuovo Android Nougat 7.0.
Sul design poche le informazioni anche se HTC 11 dovrebbe possedere un corpo realizzato completamente in alluminio con cornici del display ridotte al minimo se non di tipo "borderless". In passato vi erano state alcune indiscrezioni sulla possibilità che HTC intraprendesse addirittura la strada di un nuovo smartphone completamente liscio sulla cornice, dunque senza alcun tasto, né per il volume né per l'accensione o lo spegnimento. Una possibilità che potrebbe comunque concretizzarsi, anche se ancora poche sono le conferme in merito, rendendolo davvero unico rispetto alla concorrenza.
Sorgente: Titanfall 2: il non plus ultra del multiplayer
Titanfall 2 ci riporta nella frontiera della Galassia (in un sistema chiamato proprio ‘The Frontier’), terre contese e ambite, per via della costante ricerca di risorse e nuovi spazi vitali.
La potente IMC (Interstellar Manufacturing Corportation), nel tentativo di sfruttare il più possibile i pianeti di questo ‘orlo esterno’, non guarda in faccia a nessuno, abusando tanto di coloni, quanto di ecosistemi indigeni.
Se i prodromi dell’immaginario di Titanfallnon sono certo tra i più originali mai scritti, lo è però il loro sviluppo
Proprio per frenare la gigantesca corporazione, è nata la Milizia: una forza non ufficiale di resistenza, che con mille espedienti cerca di rendere la vita difficile alle truppe mercenarie dell’IMC. Se i prodromi dell’immaginario di Titanfall non sono certo tra i più originali mai scritti, lo è però il loro sviluppo.Respawn, infatti, ha pensato che lo scontro tra IMC e Miliza - oltre che da truppe di fanteria (robotizzate o meno) - fosse combattuto da Piloti e Titani.
I Piloti sono guerrieri dotati di un addestramento superiore - tanto dal punto di vista fisico, quanto da quello tattico/strategico - e di un equipaggiamento all’avanguardia, in grado di esaltare ulteriormente tutte le loro capacità. Rapidità, agilità, invisibilità e precisione sono le loro caratteristiche principali.
I Titani sono colossali mech, mossi da un’IA piuttosto raffinata e collegati a livello neurale con un Pilota. Potenza, forza d’urto e resistenza caratterizzano principalmente il loro impatto sulla battaglia.
Queste due forze, a loro modo letali, sono le vere protagoniste del mondo di Titanfall e ne rappresentano la più iconica e positiva caratteristica.
NVIDIA aggiorna i driver per le proprie schede video desktop introducendo supporto ufficiale ai nuovi giochi Gears of War 4, Mafia 3 e Shadow Warrior 2
Sorgente: Nuovi driver per le schede NVIDIA con GeForce 373.06 WHQL | Hardware Upgrade
Nuovo aggiornamento driver per le schede video NVIDIA della famiglia GeForce, che ntroduce pieno supporto ufficiale con i giochi Gears of War 4, Mafia 3 e Shadow Warrior 2. I driver, versioneGeForce 373.06 WHQL, sono compatibili con le schede video GeForce dalla serie 400 sino alle più recenti proposte della famiglia GeForce 10.
Il download è accessibile online a questo indirizzo, in versioni per sistemi operativi Windows 10, Windows 8.1, Windows 8 e Windows 7 a 32bit e a 64bit; di seguito sono riportate le principali note:
Game Ready Drivers provide the best possible gaming experience for all major new releases, including Virtual Reality games. Prior to a new title launching, our driver team is working up until the last minute to ensure every performance tweak and bug fix is included for the best gameplay on day-1.
Game Ready
Provides the optimal experience for Gears of War 4, Mafia 3, and Shadow Warrior 2Supported Products
GeForce 10 Series
NVIDIA TITAN X (Pascal), GeForce GTX 1080, GeForce GTX 1070, GeForce GTX 1060
GeForce 900 Series
GeForce GTX TITAN X, GeForce GTX 980 Ti, GeForce GTX 980, GeForce GTX 970, GeForce GTX 960, GeForce GTX 950
GeForce 700 Series
GeForce GTX TITAN Z, GeForce GTX TITAN Black, GeForce GTX TITAN, GeForce GTX 780 Ti, GeForce GTX 780, GeForce GTX 770, GeForce GTX 760, GeForce GTX 760 Ti (OEM), GeForce GTX 750 Ti, GeForce GTX 750, GeForce GTX 745, GeForce GT 740, GeForce GT 730, GeForce GT 720, GeForce GT 710, GeForce GT 705
GeForce 600 Series
GeForce GTX 690, GeForce GTX 680, GeForce GTX 670, GeForce GTX 660 Ti, GeForce GTX 660, GeForce GTX 650 Ti BOOST, GeForce GTX 650 Ti, GeForce GTX 650, GeForce GTX 645, GeForce GT 645, GeForce GT 640, GeForce GT 635, GeForce GT 630, GeForce GT 620, GeForce GT 610, GeForce 605
GeForce 500 Series
GeForce GTX 590, GeForce GTX 580, GeForce GTX 570, GeForce GTX 560 Ti, GeForce GTX 560 SE, GeForce GTX 560, GeForce GTX 555, GeForce GTX 550 Ti, GeForce GT 545, GeForce GT 530, GeForce GT 520, GeForce 510
GeForce 400 Series
GeForce GTX 480, GeForce GTX 470, GeForce GTX 465, GeForce GTX 460 SE v2, GeForce GTX 460 SE, GeForce GTX 460, GeForce GTS 450, GeForce GT 440, GeForce GT 430, GeForce GT 420
Asus aggiorna i bios di 87 schede madri basate su chipset Intel della famiglia 100, rendendole compatibili con i nuovi processori Core con architettura Kaby Lake che verranno commercializzati nei prossimi mesi
Sorgente: Anche le schede madri Asus compatibili con i processori Kaby Lake | Hardware Upgrade
Nei giorni scorsi abbiamo segnalato, con questa notizia, la disponibilità di versioni di bios aggiornate per le schede madri MSI basate su chipset Intel della serie 100. Grazie a questi aggiornamenti le schede hanno implementato supporto alle CPU Intel Core della famiglia Kaby Lake, nome che identifica la prossima generazione di CPU dell'azienda americana.
Dinamica simile è stata annunciata da Asus, che ha aggiornato via bios le proprie schede madri socket LGA 1151 basate su chipset Intel della serie 100 per fornire compatibilità con i processori della famiglia Kaby Lake. Al momento attuale la oista di cmpatibilità comprende 87 modelli Asus, con altri che verranno aggiunti nel corso delle prossime settimane.
Di fatto quindi i possessori di schede madri Asus basate su chipset Intel della serie 100 hanno la certezza di poter utilizzare processori Core basati su architettura Kaby Lake. Ricordiamo come questi processori siano basati su tecnologia produttiva a 14 nanometri, la stessa delle versioni Skylake, con un'architettura derivata da queste ultime CPU che implementa alcune ottimizzazioni sia legate alle prestazioni velocistiche sia all'efficienza energetica.
Il debutto dei primi processori Intel Core per sistemi desktop basati su architettura Kaby Lake dovrebbe avvenire nel corso dei prossimi mesi; al momento attuale Intel non ha fornito indicazioni specifiche ma ha reso disponibili da inizio settembre le versioni di CPU Core della gamma Kaby Lake per sistemi notebook ultraportatili.
Nel corso della serata di ieri Google ha annunciato i proprio nuovi smartphone denominati Pixel e Pixel XL. Prodotti ancora una volta dalla taiwanese HTC segnano la fine dell'era Nexus
Sorgente: Google Pixel e Pixel XL, caratteristiche e prezzi dei nuovi smartphone di BigG
Quella di ieri sera è stata indubbiamente una serata storica per il mondo della tecnologia e, in particolare, per l'universo smartphone, la conferenza stampa tenutasi a San Francisco ha infatti segnato la fine dell'era Nexus, nome con il quale erano fino ad oggi definiti gli smartphone di BigG. Ecco quindi nascere i primi due veri e propri smartphone a marchio Google, prodotti ancora una volta da HTC a sancire una collaborazione che ormai dura da anni, ma questa volta con un unico marchio sulla scocca, ovvero proprio quello del colosso di Mountain View.
I due dispositivi in questione prendono il nome di Pixel e Pixel XL e sanciscono un cambiamento radicale nella filosfia di Google sotto diversi punti di vista. Si tratta come sempre di due smartphone top di gamma a tutti gli effetti, dotati di caratteristiche tecniche di prim'ordine e di tecnologie decisamente avanzate anche per quanto riguarda aspetti particolari come il controllo vocale. Questa volta però il prezzo è allineato alla scheda tecnica e all'importanza che mamma Google vuole dare a questi prodotti, particolare che segna una decisa sterzata della propria strategia, ora molto più simile a quella della concorrenza anche dal punto di vista dei ricavi e del posizionamento.
Ma veniamo ai prodotti, essenzialmente identici dal punto di vista estetico e leggermente differenti solo in alcuni punti della scheda tecnica. Particolarmente apprezzato dagli utenti che non amano i terminali troppo grandi, il nuovo Pixel offre un display da 5 pollici di diagonale che sicuramente permette di mantentere le dimensioni complessive del device entro un range accettabile, 5,5 pollici è invece la misura del display di Pixel XL. In entrambi i casi abbiamo un pannello di tipo AMOLED e un vetro di protezione di tipo Gorilla Glass 4. Cambia invece la risoluzione: FullHD per Google Pixel e Quad HD per Pixel XL.
Niente rinunce anche per quanto riguarda il processore, parliamo infatti di un SoC Qualcomm Snapdragon 821, quad core a 2,16 Ghz di frequenza e architettura a 64bit, dotato di una GPU Adreno 530, insomma, quanto di meglio possiamo trovare oggi sul mercato. La memoria RAM ammonta a 4 GB e si tratta di una memoria LPDDR4 di ultima generazione, mentre avremo due modelli con capacità differente per quanto riguarda lo storage interno. Parliamo di 32 GB per la versione più economica e 128 per quella invece al top della gamma, in entrambi i casi si tratta di quantitativi di memoria non espandibili.
Rinnovato, e non poco, anche il comparto fotografico, nota dolente di molti vecchi dispositivi Nexus. La fotocamera posteriore e principale di questi Pixel e Pixel XL offre un sensore Sony IMX378 da 12,3 megapixel di risoluzione, con stabilizzatore digitale e pixel da 1,55 micrometri. L'ottica avrà un'apertura focale f/2.0 e il software permettera di gestire flussi video in 4K a 30fps e 1080p a 120fps. Si tratta quindi di un modulo particolarmente interessante, a cui DxO Mark ha assegnato un punteggio di 89, il più alto raggiunto ad oggi in ambito smartphone.
La fotocamera posizionata nella parte frontale dello smarpthone offre invece un sensore da 8 megapixel Sony con apertura focale f/2.4. Non manca la connettività LTE, ovviamente, così come il WiFi 802.11ac e il Bluetooth 4.2. La scocca, reallizzata in alluminio ospita poi i tasti fisici per l'accensione e il controllo del volume e, nella parte posteriore un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali. Non manca un connettore USB Type C e, in barba a Cupertino, abbiamo anche il jack da 3,5mm.
Sicuramente da citare anche la tecnologia di ricarica rapida della batteria, la cui capacità ammonta a 2770 mAh per il più piccolo dei due dispositivi e 3450 mAh per il più grande Pixel XL. Con questa nuova tecnologia di fast charging sarà possibile ricaricare in soli 15 minuti la batteria di Pixel garantendosi 7 ore di utilizzo dello stesso.
Il software, pare quasi scontato, sarà ovviamente Android nelal versione 7.1 Noutgat, che offrirà piena integrazione a tutti i servizi Google tra cui anche in nuovi servizi di comunicazione Allo e Duo. I due Pixel saranno inoltre i primi prodotti a offrire la nuova tecnologia Assistente Google (di cui parliamo più approfonditamente qui), una versione rivista e migliorata di Now che permette di interagire in maniera ancora più profonda con lo smartphone tramite i comandi vocali.
Ma tutto questo a che prezzo? Come detto in apertura con questi nuovi Pixel e Pixel XL Google alza l'asticella del prezzo e si posiziona a livello dei più importanti brand premium. Un azzardo? Probabilmente solo il tempo potrà darci un reale risposta. Ora come ora possiamo solo limitarci a prendere atto dell'esborso necessario per aggiudicarsi i due nuovi smartphone di mamma Google. Partiamo da 759 euro (prezzo tedesco, unico paese europeo a ricevere subito i Pixel) del modello da 5 pollici e 32 GB di memoria, per salire fino ai 1009 euro del modello XL da 128 GB di memoria. Per quanto riguarda la disponibilità in Italia ancora non si hanno notizie ufficiali ma qualcuno parla addirittura di fine 2016 o inizio 2017.
Nelle scorse ore è stato rilasciato un aggiornamento di WhatsApp su iPhone, volto a migliorare soprattutto la compatibilità con il nuovo iOS 10. Il client di messaggistica di proprietà di Zuckerberg si completa con nuove feature, adesso ufficializzate e disponibili per tutti gli utenti, e migliora la compatibilità di alcune feature con le possibilità offerte dal nuovo sistema operativo.
Di seguito proponiamo il changelog di WhatsApp v. 2.16.11 per iPhone rilasciato dalla società:
Alcune delle funzionalità riportate le trovavamo anche sulle versioni precedenti del client, come ad esempio la possibilità di lanciare chiamate o inviare messaggi tramite Siri, di usare widget per accedere velocemente alle chat recenti o ai nuovi messaggi. Con la nuova versione viene ufficializzato l'arrivo delle menzioni all'interno dei gruppi, novità di cui avevamo parlato in questa occasione, mentre adesso è possibile condividere o inoltrare i messaggi a più chat contemporaneamente o rispondere alle chiamate utilizzando la stessa interfaccia delle chiamate tradizionali su iOS.
Insomma, nella nuova versione mancano innovazioni epocali, ma ci sono piccole funzionalità aggiuntive che migliorano l'esperienza d'utilizzo senza rivoluzionarla. Il roll-out dell'aggiornamento è già cominciato e avviene automaticamente sul proprio dispositivo. Chi volesse forzare l'installazione può farlo attraverso App Store, nella schermata aggiornamenti. Qualora dopo l'update non dovessero sentirsi i suoni di notifica la società consiglia di riavviare lo smartphone per ripristinare il corretto funzionamento dell'app.